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Normativa vigente in materia di lavoro
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| Legge 148/2011 | Legge di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante: «Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.» | Download |
| Legge 183/2010 | Collegato Lavoro | Download |
| D.L.vo 81/2008 | Testo unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro | Download |
| D.L.vo 167/2011 | Testo unico sull'apprendistato | Download |
| Legge 183/2011 | Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012) | Download |
| D.L. 201/2011 | Decreto Legge Monti | Download |
| D.L. 1/2012 | Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività (decreto liberalizzazioni) | Download |
| Legge 27/2012 | Conversione in legge decreto liberalizzazioni | Download |
| Legge 92/2012 | Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita | Download |
| Legge 228/2012 | Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) | Download |
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Contratti aziendali o di prossimità: l'efficacia non può essere estesa ai lavoratori dissenzienti
L’accordo aziendale ordinario non estende la sua efficacia anche nei confronti dei lavoratori e delle associazioni sindacali che, in occasione della stipulazione dell’accordo stesso, siano espressamente dissenzienti. Il loro dichiarato dissenso non inficia la validità dell’accordo aziendale, ma incide sull’efficacia, la quale quindi, in tale evenienza, risulta non essere generale. È quanto ha chiarito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 52 del 28 marzo 2023 in cui dichiara inammissibili, tuttavia, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Corte d’appello di Napoli, in quanto l’ordinanza di rimessione non contiene una plausibile motivazione in ordine alla circostanza che nel giudizio principale si controverta proprio di un contratto collettivo aziendale di prossimità dotato di efficacia generale (erga omnes) prevista dalla normativa. |
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Calcolo della pensione tra sistema retributivo, misto o contributivo. Esempi e casi pratici
Per gli iscritti presso il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti, gestione che fa parte dell’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS, la determinazione dell’importo del trattamento pensionistico può variare sia in base all’anzianità contributiva, che a seconda del trattamento pensionistico considerato. In generale, i principali sistemi di calcolo si dividono, infatti, in retributivo, misto o contributivo. Quali sono gli elementi da considerare per determinare l’importo della pensione al termine dell'attività lavorativa? Come si effettua il calcolo? Alcuni esempi possono essere di aiuto. |
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Reddito di lavoro dipendente: quali saranno gli impatti della riforma fiscale
Si avvicina una importante riforma del sistema di tassazione del reddito di lavoro dipendente. La legge delega per la riforma fiscale fissa, infatti, alcuni principi che sembrano destinati ad incidere profondamente sul regime fiscale dei lavoratori. In particolare, si prevede una revisione e semplificazione delle disposizioni riguardanti le somme e i valori esclusi dalla formazione del reddito, con particolare riguardo ai limiti di non concorrenza al reddito previsti per l’assegnazione dei compensi in natura. Tuttavia, non tutti gli interventi saranno in grado di agire da entrambi i lati del cuneo fiscale, soltanto le modifiche all’art. 51 TUIR, difatti, porteranno ad un risparmio contributivo per i datori di lavoro. |
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Somministrazione di lavoro a termine: regole di utilizzo fino al 2025
Prorogata, dal 30 giugno 2024 al 30 giugno 2025, la possibilità di non computare la durata delle missioni a termine effettuate dai lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il Lavoro, nel periodo di durata massima complessiva che può essere effettuato con contratti a tempo determinato. E’ quanto previsto dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe. Nello specifico, sarà possibile utilizzare i lavoratori somministrati a termine anche oltre i 24 mesi. Quali sono le condizioni da rispettare? |
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Flussi d’ingresso stranieri: al lavoro per il piano triennale
Entro il 5 aprile le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, presenti all’incontro che si è svolto il 28 marzo 2023, si sono impegnate a condividere una previsione puntuale dei fabbisogni occupazionali, stagionali e non stagionali, nei settori di riferimento per la predisposizione del piano triennale di ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. Prende corpo così la previsione introdotta dal decreto Cutro. |
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Cariche pubbliche elettive: accredito figurativo dei contributi
L’INPS, nel messaggio n. 1193 del 2023, specifica che l’invio telematico delle domande di accredito figurativo per cariche elettive e sindacali da parte degli iscritti a tutte le proprie gestioni previdenziali deve continuare ad essere eseguito tramite il modello “AP 123”. Nel caso in cui non sia possibile ottenere la convalida dell’Ispettorato territoriale del lavoro competente (ITL), le Strutture territoriali INPS confronteranno le retribuzioni prodotte con I dati della contrattazione collettiva applicabile. |
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Fondo professionale dirigenti PMI: iscrizioni da rettificare
Nel messaggio n. 1194 del 2023, l’INPS, stante la liquidazione del Fondo per la formazione professionale continua dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali (Fondo Dirigenti PMI), indica le modalità per comunicare l’adesione ai nuovi fondi scelti dai datìori di lavoro agricoli e non agricoli. |
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Contratto a termine stagionale: come orientarsi tra regole ed eccezioni
L’arrivo della stagione primaverile porta l’attenzione dei datori di lavoro sulle regole per il corretto utilizzo del contratto a tempo determinato per attività di tipo stagionale. Occorre, infatti, conoscere la disciplina che il legislatore riserva alla durata del contratto, allo stop & go, ai limiti di contingentamento, alla proroga, nonché ai rinnovi e al contributo addizionale. Quali sono le regole, gli obblighi e le eccezioni da conoscere in questo ambito contrattuale? Quali sono le differenze rispetto alla disciplina generale del contratto a termine? |
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Distacco del lavoratore in apprendistato: il diritto alla formazione non è rinunciabile
Nelle ipotesi in cui il lavoratore in apprendistato venga distaccato presso un’altra impresa occorre garantire all’apprendista il regolare adempimento dell’obbligo di formazione interna ed esterna. il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha, in particolare, osservato che è necessario prevedere l’ipotesi del distacco nel piano formativo dell’apprendista. L’inserimento dell’apprendista distaccato in un contesto produttivo e organizzativo diverso da quello per il quale è stato assunto, deve poi avere una durata limitata e contenuta rispetto al complessivo periodo dell’apprendistato. Quali sono gli altri vincoli da rispettare? |
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Contrattazione aziendale: quanto si può risparmiare sul costo del lavoro
Il contratto collettivo aziendale è stipulato tra un singolo datore di lavoro, eventualmente assistito dalla associazione di imprese alla quale aderisce, e una rappresentanza dei suoi lavoratori. Al suo interno è possibile concordare condizioni inerenti il rapporto di lavoro che siano migliorative per i dipendenti, in relazione alle esigenze da essi rappresentate, oppure derogatorie alle previsioni da CCNL laddove previsto, o ancora disporre una materia non regolamentata dalla legge e dalla contrattazione collettiva nazionale. Ad esempio, è possibile introdurre strumenti di welfare al fine di ottenerne la non imponibilità contributiva, nonché adottare un part time flessibile con articolazione dell’orario personalizzata per evitare lo svolgimento di lavoro supplementare. Tutti interventi che possono portare ad una riduzione del costo del lavoro. Quanto è possibile risparmiare? |
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